In questo periodo così difficile è bene capire la differenza che esiste tra le mascherine nk95, ffp2 o ffp3 con le loro caratteristiche individuali. Quali usare e perché? Ecco i dettagli.

Che cosa sono le mascherine e tipologie

In questo periodo storico si sente spesso parlare di mascherine, diventate i maggiori alleati per proteggersi dalla pandemia da Coronavirus e non solo. Queste vengono definite come dispositivi di protezione individuale che sono in grado di ridurre e proteggere dall’esposizione di batteri, virus, polveri sottili e polveri.

Questi dispositivi di protezione svolgono oramai un ruolo fondamentale per tutta la popolazione mondiale, ma negli anni sono sempre state utilizzate al fine di proteggersi non solo in ambiente sanitario ma anche all’interno di locali o luoghi pubblici.

L’utilizzo di queste mascherine deve essere associato ad altre azioni dirette per igiene delle proprie mani insieme alle misure dettate per legge. Il solo utilizzo del dispositivo di protezione non fornisce una protezione completa. È bene evidenziare che a prescindere dal periodo storico in cui si sta vivendo, queste protezioni hanno sempre avuto un ruolo importante nel settore sanitario, edilizio, del benessere e così via.

Le mascherine si suddividono principalmente in due gruppi principali, ovvero Chirurgiche oppure Facciali Filtranti:

Mascherine chirurgiche

mascherine chirurgiche

Quando si parla di questa tipologia si intendono i dispositivi monouso che sono formati da strati (tessuto non tessuto) che sono uniti tra loro grazie ad una fusione a caldo. Dotate di lacci da mettere dietro le orecchie, sono di norma aderenti al volto per coprire naso e bocca.

Questo tipo di dispositivo di protezione fornisce un’azione mirata contro la diffusione dei batteri, bloccando le secrezioni di saliva o dal naso che vengono emesse dalle persone in malattia. È però doveroso evidenziare che – come dettato dai professionisti del settore – queste mascherine non proteggono l’indossatore nei confronti delle particelle finissime di un virus, ma vengono protette le persone circostanti a chi la indossa. Non solo, le mascherine usa e getta una volta utilizzate devono essere smaltite nella spazzatura.

Tutte questi dispositivi rispondono alla normativa europea UNI EN 14683:2019+AC:2019.

Le mascherine chirurgiche son indicate a tutte le persone da indossare giornalmente, in luoghi preferibilmente non infetti e proteggono chi circonda la persona che la indossa e non l’utilizzatore stesso (quindi se viene usata da tutti, la protezione è completa).

Ma come è fatta una mascherina chirurgica? Questi dispositivi sono costituite di norma da tre strati di composizione pari al polipropilene con:

  1. Strato interno che è costituito dal tessuto non tessuto di capacità assorbente e in grado di catturare tutta l’umidità che viene espulsa durante la respirazione. Ipoallergenico e adatto ad ogni tipologia di pelle
  2. Strato intermedio composto da tessuto non tessuto tipologia Melt Blow che consente di creare una barriera ad alta intensità di fibre e filato con disposizione non regolare così da filtrare e bloccare il passaggio delle particelle
  3. Strato esterno che è un tessuto non tessuto Spun Bond con trattamento idrofobo così da avere ottima resistenza a liquidi e aerosol.

Non mancano poi i laccetti oppure elastici atti alla corretta adesione di naso e bocca, nonché blocco al fine che non scivolino o si muovano.

Mascherine Facciali filtranti (KN95 – FFP2 – FFP3)

ffp2

Con questo termine vengono indicati tutti i dispositivi individuali che possiedono una azione filtrante e quindi proteggono direttamente le vie respiratorie. In questo caso specifico le mascherine sono realizzate appositamente come protettori per chi le indossa anche dalle particelle finissime e fanno da contrasto ai batteri e virus. Indicate di norma per lo staff medico e farmacisti, nonché tutte le persone fragili/a rischio che frequentano luoghi con possibile assembramento. La classificazione di riferimento è la EN149 con anno in corso.

Questa tipologia di mascherine viene classificata come segue:

  1. Mascherina filtrante KN95 – FFP2 sono tutti quei dispositivi che sono in grado di filtrare sino al >95% di particelle che hanno un diametro di circa 2,5 micron
  2. Mascherina FFP3 sono tutti quei dispositivi che sono in grado di filtrare sino al >98%delle particelle che hanno un diametro di circa 2,5 micron
  3. Mascherina KN95 – FFP2 -FFP3 con valvola di espirazione sono tutti i dispositivi di protezione che hanno le stesse proprietà come sopra citato ma con l’aggiunta della valvola di espirazione.

Valvola di Espirazione, che cos’è?

Di base sono mascherine individuali che posseggono le caratteristiche di cui sopra ma sono dotate di una valvola aggiuntiva che dona una sensazione di benessere nel momento in i dispositivi vengono utilizzati per lungo tempo.

Cosa vuol dire?

La valvola serve per far uscire l’aria calda che si forma senza che si formi umidità e condensa. Questa tipologia di mascherina è consigliata allo staff medico in generale, sempre in movimento e che necessita di una protezione totale nell’arco della giornata.

È bene però fare attenzione, perché quando fuoriesce l’aria calda, nello stesso momento fuoriescono all’esterno delle particelle che potrebbero nel caso contenere un virus: per questo sono ideali per proteggere l’indossatore della mascherina ma non le persone che lo circondano.

Come sono fatte le mascherine KN95 – FFP2 -FFP3

Questa tipologia di dispositivo vengono progettate con strati sovrapposti che possono essere da quattro a sei, con potere filtrante che arriva sino al 98%:

  1. Il primo strato è quello esterno che è realizzato in tessuto non tessuto ideale per isolare la parte esterna dai liquidi, particelle piccole grandi
  2. Il secondo strato è quello filtrante composto da 2/4 strati filtranti in TNT con tecnologia avanzata MeltBlown: la sua formazione è ottimale in quanto reticolata che possiede un ampio potere filtrante. Uno dei suoi strati è composto da carbone attivo atto a trattenere le sostanze organiche, essendo di natura poroso.
  3. Il terzo strato è elettrostatico che raccoglie in automatico tutte le particelle, anche le più piccole e invisibili ad occhio nudo
  4. Il quarto strato è quello interno, sempre in tessuto non tessuto, delicato e ipoallergenico ad azione assorbente.

Anche in questo caso non mancano i laccetti o gli elastici al fine che la mascherina aderisca perfettamente al viso, coprendo bocca e naso.

Una nota importante è sul loro riutilizzo, infatti nella maggior parte dei casi sono usa e getta. In alcuni viene specificato dall’azienda produttrice se si possono riutilizzare o meno.