Introdotto per la prima volta nel 2020 dal Governo Conte, il bonus facciate 2021 è una detrazione fiscale del 90% che può essere richiesta per le spese sostenute per la realizzazione o il restauro delle facciate esterne di edifici già esistenti (e non in costruzione).

Questo bonus, che potrà essere richiesto anche per il 2021, a differenza del super bonus del 110% è molto più flessibile e non richiede l’esecuzione di interventi trainanti per poter accedere allo sconto fiscale del 90%.

Se ti stai chiedendo come fare per ottenere il bonus facciate 2021 o quali sono i requisiti da soddisfare, continua a leggere più in basso perché in questa guida ti sveleremo tutti i dettagli del bonus facciate 2021 e come funziona.

Quali parti degli edifici possono usufruirne e come viene ripartito?

Il bonus facciate 2021 può essere richiesto per le spese sostenute per la realizzazione di interventi di recupero sulle facciate di edifici già esistenti oppure di opere di restauro sulle facciate esterne degli edifici che si trovano nelle zone A e B del catasto.

Lo sconto viene ripartito in dieci quote annuali di uguale importo, quindi il denaro investito per il rifacimento delle facciate o per il restauro si recupererà con le dichiarazioni dei redditi per i prossimi dieci anni.

In alternativa, se lo si desidera, si può fare anche la richiesta di una cessione del credito alla banca.

In questo caso, il bonus facciate 2021 verrà rilasciato all’intermediario finanziario o all’impresa che si è occupata di effettuare i lavori e il richiedente lo otterrà sotto forma di sconto nella fattura finale dei lavori.

Così facendo, potrà ottenere il beneficio subito e non dovrà aspettare i dieci anni previsti per la normale detrazione fiscale, come da legge vigente in Italia.

Bonus facciate 2021: chi può farne richiesta?

Il bonus facciate 2021 può essere richiesto da tutti i cittadini italiani, residenti in Italia o all’estero, che siano soggetti all’Irpef o passivi all’Ires.

I cittadini, per poter richiedere il bonus, devono essere proprietari, in una qualsiasi forma, dell’edificio su cui avverrà l’intervento.

Sono esclusi, invece, tutti coloro che hanno un reddito assoggettato a tassazione separata oppure a imposta sostitutiva.

Bonus facciate 2021: per quali lavori può essere richiesto?

Veniamo adesso al dunque e andiamo a vedere, nel dettaglio, per quali lavori può essere richiesto il bonus facciate 2021.

La detrazione fiscale del 90% può essere richiesta per tutti gli interventi effettuati sulle strutture opache delle facciate, sui balconi, sugli ornamenti e sui fregi, a condizione che siano visibili dalla strada o da un suolo pubblico.

Il bonus può anche essere richiesto per il consolidamento di una facciata esterna, per un lavoro di tinteggiatura o di ripulitura o per i lavori su grondaie, parapetti, pluviali e cornici.

Le facciate interne che affacciano su cortili o su giardini condominiali interni non possono usufruire del bonus facciate 2021.

Quali documenti occorre presentare?

Per richiedere il bonus facciate 2021, secondo gli ultimi aggiornamenti rilasciati dall’ENEA, è necessario presentare l’asseverazione di un tecnico abilitato (o, in alternativa, la certificazione del direttore dei lavori sulla conformità del progetto), l’attestato di prestazione energetica (Ape), la copia della relazione tecnica, le schede tecniche dei materiali utilizzati e l’asseverazione sulla congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

Questa documentazione dev’essere presentata anche nel caso di interventi che interessino almeno il 10% dell’intonaco o che siano influenti dal punto di vista termico.

I documenti, insieme a una scheda dei lavori effettuati redatta da un tecnico abilitato e iscritto all’albo professionale, dev’essere inviata all’ENEA entro 90 giorni al più tardi dalla fine dei lavori.

Come ricevere il bonus facciate 2021: requisiti supplementari

Per poter usufruire del bonus facciate 2021, il richiedente deve pagare tutti gli interventi sulle facciate con un bonifico di tipo parlante, quindi dove risulti il suo codice fiscale oppure la sua partita IVA o il suo codice fiscale aziendale.

È possibile utilizzare i bonifici già predisposti per il bonus ristrutturazioni 2021 e per l’ecobonus 2021, ma se si sceglie di percorrere questa strada, l’Agenzia delle Entrate consiglia di scrivere nella causale “riferimento alla legge 160/2019” (Legge di Bilancio 2020).

A maggio 2020 il Governo Italiano ha aumentato la percentuale del bonus, portandola dal 90 al 110%.

Pertanto, per tutti i lavori relativi alle facciate esterne che sono visibili dalla strada o dal suolo pubblico, attualmente può essere ottenuto uno sconto sulla propria dichiarazione dei redditi fino al 110%.

Per quanto riguarda i richiedenti, oltre ai proprietari degli immobili, possono richiedere il bonus anche i lavoratori autonomi, gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti (esempio: architetti), coloro che fanno reddito di impresa e i familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile.

Dall’inizio del 2021, il bonus facciate può essere richiesto anche dalle unioni civili o dalle coppie di fatto che convivono insieme, purché la convivenza sussista ancora all’inizio dei lavori, o al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione, e le spese sostenute riguardino interventi eseguiti su un immobile nel quale può esplicarsi la convivenza.

Come accedere al bonus facciate 2021

Per accedere al bonus facciate 2021, come indicato sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, il richiedente dovrà indicare nella sua dichiarazione dei redditi i dati catastali indicativi dell’immobile e, se è anche il detentore dell’immobile, gli estremi di registrazione dell’atto.

Inoltre, prima di effettuare gli interventi, dovrà comunicare preventivamente la data dell’inizio dei lavori all’ASL tramite lettera raccomandata, quando obbligatoria, secondo le attuali norme vigenti in Italia per la sicurezza dei cantieri.

Questo passo non è richiesto per gli interventi influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie dell’edificio.

Occorrerà, inoltre, esibire dietro richiesta, fatture di spesa, ricevute dei bonifici dei pagamenti, abilitazioni amministrative, la copia della domanda di accatastamento per i mobili non ancora censiti, le ricevute di pagamento delle tasse locali, la copia della delibera di approvazione per l’esecuzione dei lavori (questo per gli interventi effettuati sui condomini) o la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori se eseguiti da affittuari.

Da ultimo, ma non meno importante, il richiedente dovrà inviare una comunicazione telematica all’ENEA, in cui dovrà indicare i dati dell’edificio e di chi ha sostenuto le spese per il rifacimento delle facciate esterne, la tipologia di intervento effettuato, il risparmio energetico annuo che è risultato, il costo dell’intervento (incluse le spese professionali) e l’importo utilizzato per il calcolo della detrazione.