Conosciamo le caratteristiche e l’utilità delle stufe a pellet per le esigenze di benessere termico degli occupanti degli ambienti di un edificio.

C’è tuttavia una variante della comune stufa, di grande interesse per la possibilità che offre di riscaldare più locali e ambienti in contemporanea. Stiamo parlando delle stufe a pellet canalizzate. Di cosa si tratta? Vediamolo in questo articolo.  

Cosa sono e a cosa servono

Come suggerisce anche il nome, le stufe a pellet ad aria canalizzate sono quasi del tutto simili alle normali stufe a pellet. Utilizzano il pellet, un combustibile venduto in cilindretti di piccole dimensioni, che viene prodotto dal legno triturato e in seguito agglomerato.

In quanto stufe “ad aria”, vedono la presenza di uno scambiatore di calore che consente il riscaldamento dell’aria del locale di nostro interesse. Ciò avviene grazie allo scambio termico tra i fumi di combustione e l’aria stessa e che si verifica senza che ci sia contatto diretto con quest’ultima.

La differenza, tuttavia, rispetto alle consuete stufe a pellet, è nell’elemento della canalizzazione, la cui comodità è quella di convogliare l’aria riscaldata non solo nella stanza in cui il sistema è installato, bensì anche, al tempo stesso, in locali contigui collocati sul medesimo piano o su un livello superiore.

Caratteristiche delle stufe a pellet canalizzate

Componenti fondamentali sono:

  • l’impianto di canalizzazione
  • la ventola di espulsione e le ventole ausiliarie
  • i termostati regolabili

L’impianto di canalizzazione

L’impianto di canalizzazione serve a diffondere l’aria calda in più stanze che saranno opportunamente raggiunte da bocchette. È costituito da tubazioni, che prelevano il fluido riscaldato per convogliarlo, realizzate in polipropilene o altro materiale plastico resistente alle aggressioni chimiche e ad alta coibenza termica per non disperdere calore lungo il tragitto.

La ventola di espulsione e le ventole ausiliarie

Altro elemento è la ventola di espulsione che forza l’aria calda nel sistema di canalizzazione e che può essere all’occorrenza coadiuvata, in caso in cubature consistenti, da opportune ventole ausiliarie per compensare le inevitabili perdite di carico lungo i canali e consentire il ricircolo dell’aria in maniera più agevole e veloce, oltre che salutare. Sono comandate, nel loro insieme, dalla centralina a microprocessori della stufa, per quanto riguarda l’accensione/spegnimento e la regolazione della velocità.

I termostati regolabili

I termostati regolabili sono infine presenti nei singoli ambienti da riscaldare, al fine di impostare la temperatura al valore voluto. Sono collegati al microprocessore della centralina e forniscono a loro volta un feedback, tale da consentire una regolazione ottimale e favorire il comfort termico interno all’edificio.

Punti di forza (e non)… Panoramica sui prezzi

Di seguito alcuni vantaggi conseguenti alla scelta delle stufe a pellet ad aria canalizzate. In primo luogo, il prezzo del pellet abbastanza contenuto, il rendimento termico ottimale e, pertanto, i conseguenti relativi bassi costi di gestione.

Anche l’autonomia è discreta, dal momento che un carico della tramoggia della stufa può durare anche due giorni. Ultimo – ma non “ultimo” – il discorso inerente la tutela dell’ambiente. Si tratta infatti di sistemi che permettono, tra gli altri aspetti, un monitoraggio continuo e costante dei fumi di scarico tramite utilizzo di sonda lamda.

stufa a pellet

Questi, allora, conterranno solo acqua e anidride carbonica non dannosi dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico. Ricordiamo inoltre che, dal momento che ad essere bruciata è una biomassa legnosa, sarà anche nullo il bilancio globale di CO2 immessa in atmosfera e quindi la stufa a pellet non inciderà negativamente sull’ambiente favorendo l’effetto serra.

Ciò discende dal fatto che la quantità di anidride carbonica prodotta dalla stufa nella combustione del pellet è esattamente uguale alla quantità di CO2 che piante e alberi “prelevano” dall’atmosfera nel processo di fotosintesi clorofilliana.

Per quanto riguarda invece il discorso relativo ai costi da affrontare per dotarsi di una stufa a pellet canalizzata, la spesa oscilla da un minimo di 1200 € a 5000 € e più.

Una cifra cui vanno poi aggiunti i costi di canalizzazione che incidono in misura maggiore o minore a seconda dell’entità delle opere murarie necessarie, oltre che della lunghezza dell’impianto. In questi aspetti risiede probabilmente uno degli svantaggi legati all’installazione di simili stufe.

Nel fatto cioè di rendere necessarie importanti opere murarie per le canalizzazioni. Un lavoro che si consiglia di fare, pertanto, in concomitanza con altrettanto importanti lavori di ristrutturazione. Un altro svantaggio riguarda la necessità di installare canne fumarie, con il relativo spazio che queste richiedono e l’ingombro che comportano.

Le stufe non potranno, di conseguenza, essere installate ovunque né tantomeno essere spostate agevolmente. Richiedono, inoltre, l’installazione di un umidificatore a monte, al fine di assicurare il giusto valore di umidità dell’aria ed evitare che questa risulti troppo secca.

Installazioni e prima accensione che renderanno necessari, inoltre, a fronte della complessità del sistema, interventi di tecnici specializzati, oltre che il rilascio, per legge, del relativo certificato di conformità.

Possibili problemi possono infine derivare dalla presenza delle ventole lungo l’impianto di canalizzazione, in quanto inevitabili sorgenti di rumore, oltre che dai ricircoli d’aria fatti seguito alla modalità di riscaldamento per convezione associata alle stufe, tali da favorire movimenti di acari e polvere in ambiente.