Il bonus termosifoni 2020 è una delle detrazioni, entrate in vigore nel 2018 e rimaste invariate anche nel corso del 2019 e 2020, che fanno parte dell’Ecobonus, un’agevolazione fiscale varata dal Governo Italiano per tutti i contribuenti che hanno sostenuto, o che prevedono di sostenere, oppure di riqualifica energetica della propria casa, del proprio condominio, del proprio ufficio o dei propri negozi.

Per il 2020, secondo quanto emerso il 2 dicembre 2019, il nuovo governo giallorosso intende inserire alcune novità nell’Ecobonus, come ad esempio la trasformazione dello sconto in un credito finanziario pari alla detrazione spettante, ma per avere maggiori informazioni, e anche sapere come funzionerà, occorrerà aspettare l’approvazione della Manovra 2020.

In attesa di vedere quali saranno le novità dell’Ecobonus 2020, vediamo come funziona il bonus termosifoni, che secondo le prime notizie apparse in questi giorni sui media, sarà presente anche nel 2020 e rimarrà invariato come nel 2019 e nel 2018.

Bonus termosifoni: come funziona e chi ne ha diritto?

Il bonus termosifoni può essere detratto, come il bonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici eseguita nel 2019, dalla dichiarazione delle imposte.

termosifoni

Nello specifico può essere detratto il 65% (fino ad un massimo di 100’000 euro) delle spese sostenute per l’acquisto e per la posa di micro-cogeneratori, il 65% per la sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione con apparecchi ibridi e il 50% per la posa di caldaie di condensazione che possiedono almeno un’efficienza energetica pari alla classe A.

Il bonus termosifoni può essere richiesto, oltre che dalle persone fisiche (incluse quelle che esercitano un’arte o una professione), anche dai contribuenti che producono un reddito derivante da un’attività di impresa, dalle associazioni professionali e dagli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali.

Come richiedere il bonus termosifoni

Per richiedere il bonus termosifoni, è necessario presentare la certificazione firmata da un tecnico abilitato: solo in questo modo, come precisato anche dall’Agenzia delle Entrate, il richiedente dimostra che l’intervento realizzato non solo è conforme ai requisiti tecnici richiesti, ma è stato fatto a norma di legge.

Inoltre, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, si dovrà trasmettere all’Enea tutte le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica tramite l’allegato A del decreto edifici.

Oltre all’allegato A e alla certificazione firmata da un tecnico abilitato si dovrà inoltrare, compilata con tutti i dati richiesti, la scheda informativa relativa agli interventi realizzati (contrassegnata come allegato E o F secondo il decreto edifici).

Il materiale può essere inviato sia per via telematica, scansionandolo e caricando i documenti sul sito ufficiale dell’Enea (www.acs.enea.it), sia per raccomandata con ricevuta semplice nel termine prefissato dei 90 giorni dalla conclusione dei lavori.

Bonus ristrutturazioni 2020: ultime novità e conferme

bonus termosifoni 2020

Se da una parte non ci sono ancora notizie certe per quanto riguarda il bonus giardini e spazi verdi, dall’altra per gli utenti che intendono eseguire lavori di riqualificazione energetica nel corso del 2020 ci sono buone notizie per quanto riguarda l’Ecobonus.

Innanzitutto, come confermato anche dalle fonti ufficiali, ci sarà la tanto attesa proroga del bonus casa, che grazie alla nuova Legge di Bilancio 2020 fino al 31 dicembre 2020 potrà essere ancora richiesto e sfruttato dai contribuenti, dagli esperti e dai lavoratori del settore.

Per quanto riguarda invece le conferme, il nuovo Ecobonus 2020 prevederà detrazioni dalla dichiarazione delle imposte comprese tra il 50% e il 65% e riguarderà i termosifoni e le caldaie, le zanzariere dotate di schermature solari, le tende da sole e da interni, le finestre e gli infissi.

Tra i lavori che si potranno detrarre dalle spese troviamo:

  • La manutenzione straordinaria
  • Il restauro
  • Il risanamento conservativo
  • La ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato
  • La realizzazione di autorimesse
  • L’eliminazione delle barriere architettoniche tramite l’installazione di ascensori o di montacarichi
  • La realizzazione di strumenti pensati per favorire la mobilità interna ed esterna dei disabili gravi.