Hai una cucina ad isola e stai pensando di rinnovarla? Stai progettando la tua cucina ad isola ideale? In entrambi i casi, se hai bisogno di un consiglio, siamo qui per questo! 🙂

Sospensioni moderne

L’isola della cucina può essere illuminata con delle sospensioni, e queste possono avere due tipi di calotta: stretta o larga.

Una calotta stretta garantirà un’illuminazione concentrata sul piano direttamente sottostante. Questo può essere un ottimo modo per illuminare il piano di lavoro, ma non garantisce l’illuminazione dell’ambiente.

Può essere tuttavia il modo migliore di illuminare un’isola utilizzata come “bancone da bar”.

Una calotta larga o traslucida consentirà alla luce di raggiungere tutta la stanza, consentendo di sfruttare la luce diffusa per ridurre i contrasti e le ombre. L’effetto sarà meno scenografico, ma più razionale, consentendo di limitare il numero di corpi illuminanti.

É anche possibile utilizzare delle sospensioni in grado di garantire una doppia illuminazione, diretta e indiretta.

La parte diretta illuminerĂ  i piani di lavoro, mentre quella indiretta permetterĂ  di avere una maggiore uniformitĂ  di illuminamento in tutta la cucina, meglio se in combinazione con muri bianchi o di colore chiaro.

Sospensioni vintage

Molto in voga sono le sospensioni vintage, con cavi di alimentazione all’interno di corde o tessuti e con lampadine a led con filamento visibile.

Questa soluzione più “di design” può essere abbinata con calotte in filo metallico verniciato dal gusto geometrico e deve generalmente essere integrata con sottopensili o faretti direzionali che illuminino i piani di lavoro.

Faretti direzionali

Una soluzione generalmente legata a negozi ed ambienti commerciali, come i faretti a led, possono essere utilizzati abbinati ad un sistema di illuminazione su binari per avere la possibilità di cambiare disposizione, numero e tipologia di faretti a seconda dell’effetto che si vuole ottenere

Abbinando questo sistema ad uno di dimmerazione è possibile ottenere infinite combinazioni adatte ad ogni scenario d’uso.

Illuminazione del piano di lavoro

Le normative per la preparazione di alimenti impongono un illuminamento medio di 500 lux sul piano di lavoro. Ciò significa che dev’essere ben illuminato e possibilmente con un indice di resa cromatica CRI superiore ad 80, in maniera da poter distinguere in maniera precisa i colori degli alimenti, spesso simbolo della freschezza o meno dei cibi.

É necessario dunque evitare ombre sul piano di lavoro, anche vista la pericolosità di coltelli e affini utilizzati per la preparazione delle pietanze. A tal fine bisogna prestare attenzione alla disposizione delle luci.

Nel caso di apparecchi illuminanti posti alle spalle di un eventuale utilizzatore dell’isola in cucina è necessario perciò integrare con sottopensili.

Faretti a incasso

I faretti ad incasso posti direttamente sopra l’isola della cucina possono essere un’ottima alternativa ai sottopensili.

In questo caso bisogna fare attenzione alla spaziatura, all’apertura del fascio luminoso ed alla possibilitĂ  di orientarli con sistemi cardanici per evitare di avere un’illuminazione “a macchie” poco uniforme.

Profili a led

Nel caso si disponga di un’isola con cornici o rientranze è possibile utilizzare profili a led per ottenere un’illuminazione d’accento di sicuro effetto.

Combinando un intervento di rinnovamento architettonico con un’integrazione illuminotecnica si otterrà il massimo dai due mondi.

Bisogna però sempre considerare che le strisce led montate all’interno di tali profili non possono sicuramente garantire un’illuminazione sufficiente alla fase di preparazione e cottura dei cibi.

Pannelli a led o a retroilluminazione

Per finire, una soluzione all’avanguardia e un po’ ardita, un pannello a led o retroilluminato che copra l’intera isola, illuminandola in maniera uniforme. La tecnologia del led oggi ci dĂ  possibilitĂ  infinite, perchĂ© non sfruttarle?

Temperatura di colore

Una parola infine sulla temperatura di colore della luce. Il nostro ritmo circadiano è influenzato dal colore della luce che ci circonda. Una luce più bianca segnala al nostro corpo che è ora di essere attivi, una più calda che si avvicina il momento di coricarsi.

Visto l’uso pressochè serale della cucina, in mancanza della possibilità di regolarla a piacimento, il consiglio è quello di preferire in questa parte della casa luci un po’ più calde, intorno ai 3000K.