Sapete qual è uno dei metodi più facili per risparmiare sulle spese di climatizzazione degli ambienti della vostra casa? Utilizzando il cappotto termico! Sicuramente migliorare l’isolamento termico delle pareti che danno sull’esterno! E sicuramente vi farà venire un bel sorriso quando riceverete la prossima bolletta 🙂

Ci sono diverse tipologie di isolamento per le pareti, tra cui quello in intercapedine, quello ripartito su più strati interni alla muratura, quello esterno chiamato a “facciata ventilata”, gli intonaci termici ed infine il cappotto termico. Quest’ultimo è l’argomento che tratteremo in maniera specifica in questo articolo.

Perché utilizzare il cappotto termico?

Si è deciso di parlare dell’isolamento termico a cappotto perché, almeno nel nostro paese, è la tipologia di isolamento più utilizzata per le abitazioni; questo perché porta grandi benefici in termini di comfort abitativo, sia nella stagione calda che in quella fredda.

L’intervento di applicazione del cappotto deve avvenire su tutti i lati esposti all’esterno e quindi richiede un lavoro totale ma garantisce un risultato ottimale, a differenza di operazioni più semplici e localizzate.

cappotto termico esterno

L’elemento tecnico che permette questo tipo di copertura consiste in una struttura a blocchi in laterizio che svolge la funzione di struttura portante o di tamponamento. I blocchi in questione presentano buone caratteristiche di resistenza termica e di protezione acustica grazie alle dimensioni, alla geometria e alla disposizione dei setti. Inoltre, eventuali dispersioni di calore in corrispondenza delle giunzioni tra i blocchi possono essere minimizzate grazie all’utilizzo di un particolare intonaco termoisolante sulla superficie esterna, la cui stesura permette di creare uno strato continuo di materiale con una buona resistenza termica.

Ci sono due differenti tipologie di applicazione del cappotto, internamente o esternamente. Sicuramente la seconda è più facile e meno invasiva.

In questo caso lo strato isolante termico viene applicato direttamente sulle superfici esterne delle pareti perimetrali per mezzo di collanti e ancoraggi meccanici, oppure esistono delle specifiche pareti di tamponatura pre-assemblate da applicare direttamente sui muri. In particolare viene utilizzato per ambienti riscaldati continuativamente durante il giorno con interruzione solamente durante la notte, per interventi di riqualificazione energetica degli edifici e per proteggere gli ambienti interni dagli agenti esterni.

I vantaggi del cappotto termico esterno sono:

  • Riduzione del rischio di condensazione interstiziale, cioè quando all’interno della pareti si creano delle condizioni di temperatura e pressione tali da raggiungere le condizioni di rugiada (un punto termodinamico in cui la miscela d’aria ed acqua è satura di vapore). Questo fattore è legato alla riduzione dell’umidità dato dal cappotto.
  • Eliminazione dei ponti termici, che sono delle zona limitate dell’involucro edilizio nelle quali il flusso termico è maggiore; la presenza di questi ponti può portare alla formazione di muffe, disomogeneità di temperature all’interno dell’abitazione e aumento dei consumi energetici per riportare una condizione di buon comfort termico.
  • Come detto, migliora il comportamento estivo della parete, perché è in grado di trattenere per più tempo il calore giornaliero e rilasciarlo gradualmente durante la sera e la notte, ma questo risulta essere un vantaggio anche nella stagione invernale.
  • Attenua i fenomeni di degrado dovuto alle dilatazioni termiche delle pareti esterne (perché la temperatura rimane per più tempo costante), quindi le pareti dureranno ancora di più e avranno meno bisogno di interventi di manutenzione.
  • Ultimo ma non per importanza, il risparmio economico derivante dall’utilizzo di radiatori e condizionatori, con un conseguente minor impatto ambientale, derivante dalla riduzione delle emissioni inquinanti dovute alle fonti fossili con cui si alimentano i sistemi di climatizzazione delle case.

E’ un intervento applicabile però solamente in determinate circostanze, cioè quando si possiede una villetta monofamiliare e si possono applicare delle modifiche senza dover tener conto di altri opinioni riguardo all’estetica della facciata considerata, come avviene invece nei grossi condomini.

Bisogna però sottolineare che negli ultimi tempi, per la riqualificazione energetica degli edifici e grazie ai relativi incentivi statali, sono sempre di più i condomini che decidono di isolare termicamente le proprie facciate. Il costo dell’intervento per effettuare il cappotto termico lievita nel caso ci si affidi a manodopera specializzata, ma ad esempio, io ho come esperienza diretta che il cappotto esterno non è troppo difficile da applicare.

Il costo dei materiali varia in funzione dei metri quadri che bisogna ricoprire. Tra l’altro, una volta applicato l’isolamento termico, è sconsigliato effettuare modifiche alle pareti stesse, perché si rischia di dare vita a zone di debolezza locali che influiscono sull’efficacia del cappotto, andando ad intaccare negativamente le sue prestazioni nel tempo.

Da un punto di vista tecnico, bisogna fare attenzione a diversi aspetti, come alla possibilità che il cappotto incida sulla stabilità della struttura, per colpa di effetti di dilatazione, se applicato in maniera approssimativa e alla sua bassa elasticità, che può generare differenze strutturali per quanto riguarda la resistenza meccanica.

Il cappotto termico interno è una soluzione molto meno utilizzata, perché meno efficace e decisamente più ingombrante (riduce gli spazi interni). L’applicazione si effettua attaccando dei pannelli isolanti prefabbricati sulla parte interna delle murature, con della malta apposita. I costi e i tempi di posa sono inferiori rispetto alla soluzione applicata all’esterno, ma può essere complicato installarli in alcune zone della casa. Sono utili prevalentemente nelle situazioni in cui c’è non c’è la possibilità di intervenire direttamente sull’esterno.