Al giorno d’oggi, è molto importante avere qualche nozione tecnica relativa agli impianti elettrici e ai device che utilizziamo quotidianamente.

Questo significa considerare anche l’aspetto della differenza tra tensione e corrente elettrica. Se ti sei sempre chiesto quali siano gli aspetti distintivi, leggi la nostra guida e scopri tutte le informazioni in merito, con qualche consiglio per evitare pericoli in casa.

Tensione e corrente elettrica: parliamo delle differenze

Per entrare nel vivo delle differenze tra tensione e corrente elettrica, è utile fare un esempio concreto con il quale tutti noi abbiamo avuto a che fare. Alzi la mano chi, almeno una volta, non si è sentito sconsigliare l’utilizzo del phon con i capelli bagnati. In casi del genere si corre un grosso rischio, ossia quello di prendersi la scossa.

In situazioni del genere, alla base della pericolosità non c’è il voltaggio, cosa che pensano erroneamente in molti. A rendere praticamente matematico il rischio di scosse ci pensa infatti l’assenza di materiali isolanti, come per esempio la plastica. Tornando all’esempio del phon ricordiamo che, asciugandosi i capelli con i piedi bagnati e indossando un paio di ciabatte di plastica, non si corre alcun rischio.

Situazioni del genere sono molto utili per capire la differenza tra tensione e corrente elettrica. Per entrare maggiormente nel dettaglio, cominciamo a vedere il significato della tensione. Quest’ultima si misura in Volt ed è spesso indicato con il simbolo V.

Dopo l’esempio del phon ne facciamo un altro molto concreto, immaginando due serbatoi d’acqua. Indichiamo il primo con A e il secondo con B. I serbatoi in questione sono collegati tra loro con un tubo.

Immaginiamo che abbiano un’altezza differente. In questi frangenti, ci sarebbe un passaggio di acqua dal serbatoio più alto a quello di altezza minore. Poni un attimo l’attenzione sulla differenza di altezza. Pensando un attimo, non ti sarà difficile capire che il suo ruolo è essenziale ai fini del movimento dell’acqua.

tensione e corrente elettrica

Traslando le caratteristiche di questo esempio al caso dei circuiti elettrici, ricordiamo che al posto del serbatoio c’è il conduttore. Tra gli esempi più diffusi di conduttore elettrico, troviamo i cavi di rame. Ovviamente al posto dell’acqua c’è la corrente elettrica.

Abbandoniamo un attimo il caso del circuito per tornare a quello dei due serbatoi. Aumentando la differenza di altezza, l’acqua scorre con maggior velocità. Spostando questo quadro nell’ambito dei circuiti elettrici, con l’aumento della tensione si ha un conseguente aumento dell’intensità della corrente.

La differenza di altezza è misurata in metri. Quella di potenziale, invece, in Volt. Passando alla corrente, invece, ricordiamo che si misura in Ampere (A).

Cos’è la corrente elettrica?

Dopo aver dato la definizione di tensione e aver illustrato un esempio molto efficace per capire come funzionano i circuiti elettrici, parliamo meglio di corrente elettrica, ricordando che si tratta di un flusso ordinato di cariche elettriche.

Le cariche elettriche in questione rappresentano la conseguenza diretta dell’applicazione di una differenza di potenziale in due differenti punti di un corpo conduttore. Quest’ultimo, come già ricordato, può essere un filo di rame. I materiali conduttori di elettricità sono molti altri. Giusto per fare qualche esempio, ricordiamo l’argento, l’oro, l’alluminio, lo zinco e il cromo, giusto per citarne alcuni.

In ogni conduttore sono presenti diverse cariche. Le suddette sono libere di muoversi e, ribadiamo, di creare un flusso ordinato. Il quadro appena descritto è un ritratto dell’intensità di corrente, che si indica con I o i.

Giusto per fare un esempio ricordiamo che, nel caso di corrente di 1 A (Ampere), si ha a che fare con un corpo conduttore attraversato da una carica di 1 Coulomb in un secondo.

Conclusioni

Per concludere, ricordiamo che la tensione è la differenza di potenziale che sussiste tra due punti di un corpo conduttore. La corrente, invece, è la quantità di cariche elettriche che scorrono tra i suddetti punti in un determinato lasso di tempo.